«Finirai per trovarla la via, se prima hai il coraggio di perderti», scrisse Tiziano Terzani in “Un altro giro di giostra”. Una frase che potrebbe essere un vademecum per chi deciderà di partecipare, nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 settembre, a “La caccia al libro con bookcrossing”, una caccia al tesoro organizzata dall’associazione culturale Leggere è, fondata da Alfredo Loffredo, ex gestore dell’omonima libreria. Sabato mattina, alle ore 11.00, dal gazebo Leggere è sito in via Merliani (incrocio via Scarlatti), ci sarà il fischio d’inizio gara. «Abbiamo nascosto in cinque negozi del Vomero altrettanti libri – vi è scritto sulla pagina Facebook dell'associazione – Cercateli nella giornata di sabato (non da ora, quindi) e, al ritrovamento, portateli al gazebo Leggere è la domenica mattina. Alle ore 12 di domenica 7 ci sarà la premiazione. Ai ritrovatori...libri in omaggio!». Dopo aver letto il/i libro/i, però, il partecipante dovrà esprimere, sul sito, il suo giudizio e, subito dopo, dar vita ad un nuovo bookcrossing.
CINQUE INDIZI - Di seguito troverete i cinque indizi utili (pubblicati sul sito leggereloffredo.it) per portare a termine la missione: «Primo indizio: per essere un napoletano d.o.c ne hai assolutamente bisogno; per trovare questo libro non devi farti sfuggire nessun particolare: non ti basta il sole, il mare, il mandolino, hai bisogno anche della... Secondo indizio: per trovare questo libro devi immergerti nel piacere infinito delle donne: raffinati profumi, bijoux ed essenze rare. Terzo indizio: è custodito in un fresco, delizioso negozio amato da adulti e bambini. Quarto indizio: Per arrivare in fondo al tuo cuore hai bisogno dell'energia della pietra e dei cristalli. Quinto indizio: dedicato ai più giovani. Questo libro vi aiuterà, ma l'esperienza va fatta sulla propria “pelle”». I negozi, all’interno delle quali è possibile reperire i libri nascosti, sono situati nel cuore del Vomero e precisamente in Via Kerbaker, Via Merliani, Via Scarlatti e Via Luca Giordano.
ECCO COME RIPRISTINARE IL PIACERE DELLA LETTURA… - «Un'idea, un concetto, un'idea, finché resta un'idea è soltanto un'astrazione; se potessi mangiare un'idea, avrei fatto la mia rivoluzione», cantava Giorgio Gaber in “Un’idea”, tratta dall’album “Dialogo tra un impegnato e un non so” (1972). In tal caso dall’idea si è passati alla realizzazione: si può dunque “rivoluzionare” il pensiero attuale e ricordare che con i libri ci si può divertire; e non solo con la mente.
