L’Italia, il morto che parla, le palle del tenente e la paura. Sono solo alcune delle novanta tessere che compongono la Smorfia napoletana, il celebre gioco natalizio che, come tradizione comanda, ogni anno tiene compagnia a parecchi commensali giunti indenni alla fine del cenone della Vigilia. Ma, come ogni cosa, anche la tradizione può rinnovarsi, e persino diventare social. È l’esperimento ideato dallo studio Fightbean e realizzato da Silvia Aimone, Chiara Fissore e Danilo Ausiello: prendere i novanta numeri della tombola e sostituire, alle tradizionali categorie, tormentoni e manie del web contemporaneo. Ed ecco pronto #WWWÈ.
QUESTI SON NUMERI– Il funzionamento è molto facile: un tabellone numerico e un processo di estrazione casuale, proprio come nella tombola che tutti conosciamo. Con la differenza che qui possiamo fare tutto sullo schermo di un computer. Basta cliccare sul tasto “Estrai” e #WWWÈ sorteggerà un numero a caso da uno a novanta, con tanto di fagiolino colorato che va ad adagiarsi sulla casella estratta. Va da sé che tutti gli altri partecipanti debbano munirsi delle care, vecchie cartelle di una volta per fare terni, quaterne e cinquine. Ma qui non si declama “Novanta, la Paura”, bensì: “Novanta, ‘a crisi” (in ossequio ai tempi che mutano).
LA TOMBOLA PER GEEK– E insomma, chi ha dimestichezza col linguaggio e le dinamiche del web avrà di che divertirsi. Il 30 (le gloriose “palle del tenente”) diventa “L’anema di Steve Jobs”, il 75 di “Pulcinella” è dedicato al “telefono muort” (con tanto di batteria al 2 percento di autonomia) e il 34 a “chill che se mette ‘o laik solo isso” a status Facebook non propriamente interessanti o coinvolgenti. Su questa versione geek della tombola napoletana troviamo davvero di tutto, da Sara Tommasi a quelli che si fanno le foto da soli; dallo spam al “troll cacacazzo”, fino al “video infettivo” (il video virale, of course) e alla “linea arrubbata” (chi di noi non ha mai scroccato la linea wi-fi?). E i puristi della tombola nostrana? Che ne penseranno?