Ecco il primo social network sull’arte pensato per chi viaggia nelle maggiori città italiane ed europee. Si tratta di Apptripper, l’app dalla “geografia emozionale”: combina esperienza urbana ed emozioni primarie e secondarie e facilita l’orientamento suggerendo percorsi di interesse storico-artistico motivandone la percezione (psicogeografia) e sostituendosi alla guida turistica cartacea. Il progetto nasce a Ponticelli, quartiere periferico di Napoli, grazie all’inventiva di Sebastiano Deva e dell’art director Paolo Varsalona.
UN’APP EMOZIONALE– AppTripper è una social app che combina l’esperienza urbana con la tecnologia e le emozioni individuali suscitate dalle opere. Si tratta di una piattaforma digitale innovativa nella “usability”: un nuovo modo di relazionarsi nella “vita urbana”, divisa in 8 percorsi emotivi. Può definirsi come un progetto di “realtà aumentata”: consente di percepire la realtà, nella sua esperienza totale dei cinque sensi, aumentata di informazioni elaborate e sintetizzate da uno strumento tecnologico di uso quotidiano. Ciascuna emozione (amore, rabbia, sorpresa, meraviglia, malinconia, paura, estasi, gioia) verrà destinata ad una o più opere d’arte e/o beni artistici che in qualche modo sanciscono l’identità culturale della città.
GUIDA INTERATTIVA– Dieci i comuni italiani: musei, piazze, luoghi che diventano i punti di riferimento per chi, turista o cittadino della medesima urbe, voglia conoscere caratteristiche e peculiarità delle città d’arte. Gli utenti possono condividere e aggiungere contenuti, indicando opere che ritengono da menzionare e per farlo possono lasciare un commento scritto o un messaggio vocale. L’obiettivo è costruire un business, raggiungere in tre anni un’utenza di circa 3 milioni e moltiplicare all’infinito i contenuti dei musei. Far conoscere luoghi inesplorati e creare un profilo dell’utente che sia finalmente consapevole del proprio patrimonio culturale.